LA FINE DI TRIGNANI

articoloFino a qualche decennio fa, nelle nostre zone, per minacciare qualcuno era in uso il lancio dell'invettiva: "Ti facce fa la fine di Trignane".
L'apostrofato capiva che la frase proferita nei suoi confronti fosse foriera di un male, ma ben pochi, se non addirittura più nessuno negli ultimi tempi, sapeva che fine avesse fatto o, per lo meno, chi era il menzionato Trignani.
Dopo oltre mezzo secolo la mia personale curiosità è stata premiata con la scoperta dei particolari di cronaca di un grave fatto di sangue, avvenuto nel lontano 1924 fra due uomini per causa di una vedova.
Peppino Trignani era nato in contrada Poggioragone di Loreto Aprutino il 17 marzo del 1875. Ventiseienne, il 14 settembre del 1901, sposa L.G. di Penne.
Invece, Rosina S. era nata in strada Centrale di Loreto Aprutino il 10 ottobre 1884, maritata il 23 gennaio 1909 con Z.G., anch'esso di Loreto Aprutino e morto in prigionia il 19 maggio 1918, durante la 1^ Guerra Mondiale.
La tragedia della gelosia si consumò in contrada Scannella, amena località in cui viveva la vedova di guerra col figlio avuto dal marito.
Trignani, preso da una forte ed insana passione per la vedova, aveva abbandonato il tetto coniugale, e da Penne, dove risiedeva la famiglia, si era trasferito a Loreto per convivere con lei.
Pare che il Trignani fosse un uomo violento e brutale e per ciò era temuto dai pacifici contadini della contrada i quali malvolentieri lo sopportavano.
La Rosina, prima di concedersi al Trignani, era già stata l'amante di tale A.S., nato in contrada Poggioragone il 10 agosto 1875 e marito di M.S. dal 12 giugno 1899.
L'A.S. e il Trignani erano più volte venuti in lite per gelosia, ma, per intromissione di terzi, si erano sempre evitate conseguenze nefaste.
Il giorno 4 febbraio del 1924, verso sera, tra i due si accese nuovamente un violento diverbio, che culminò in una feroce rissa.
Ad un certo punto A.S. estrasse un lungo ed acuminato coltello e colpì ripetutamente, in un impeto di follia sanguinaria, il rivale, che, con un urlo di dolore, cadde ucciso in una pozza di sangue.
Alla orribile scena era presente la Rosina, la quale sembra, rimanesse cinicamente impassibile.
I carabinieri della Compagnia di Penne, venuti a conoscenza dell'efferato delitto, si portarono subito sul luogo e riuscirono ad arrestare l'uccisore.
Finalmente svelato l'arcano?!