La 5^ elementare maschile del 1893 e la lapide all'onorevole Giovanni Prati
Questa foto mi è stata gentilmente concessa dal prof. Claudio Romagnoli: rappresenta la classe 5^ elementare maschile di Penne nel giugno del 1893. Dietro riporta la stampigliatura del nominativo del fotografo "Goluccio Giuseppe via Principe Umberto, 179 - Roma". Il terzo ragazzo della fila in alto a partire da destra, potrebbe essere Camillo Ferri, che sarà, poi, tenente di fanteria caduto in battaglia, il 3 agosto 1915, durante la 1^ Guerra Mondiale e decorato con medaglia d'Argento al Valor Militare. L'insegnante seduto al centro della prima fila è Attilio Penna "Maestro in Penne fin dal 1882; che ricopre anche il ruolo di Direttore Didattico della scuola". A detta dello storico pennese prof. Candido Greco: "La foto è bellissima ed interessantissima. I ragazzi sono tutti, chi più chi meno, ben vestiti e tutti hanno il panciotto. Sono figli di famiglie benestanti. Il vestito lacerato (secondo ragazzo della seconda fila da sinistra N.d.R) deve essere stato un inconveniente prodotto il giorno della foto. Molti hanno al collo la cravatta o altro di simile. Bella la serietà e compostezza del maestro che potrebbe essere individuato, come qualche altro alunno, trattandosi di ragazzi che potrebbero essersi affermati nel corso del Novecento. La foto va diffusa non solo perchè bella, ma anche per il tentativo di individuare qualcuno. La foto, scattata nel chiostro di S. Domenico, è indicativa, come ben dici, anche della sede della scuola. Notasi anche come il fotografo ha quasi ipnotizzato i soggetti, tutti seri e con le mani sulle gambe, quelli seduti. Nessuno sorride in attesa dello scatto." Nel fotomontaggio la scolaresca è stata ricollocata nello stesso punto del chiostro comunale in cui venne scattata la foto. La freccia indica dove venne inizialmente posta la lapide a Giovanni Prati (attualmente la lapide risulta spostata più a destra rispetto alla posizione originale, questo per consentire l'apertura di una nuova finestra non prevista allora). GIOVANNI PRATI è stato un poeta e politico italiano (Comano Terme, 27 gennaio 1815 - Roma, 9 maggio 1884). Nella VIII Legislatura del Regno d'Italia, nel 1862, in seguito alle dimissioni di Clemente De Caesaris, risultò eletto deputato nel Collegio elettorale di Penne (composto allora da quattro sezioni: Penne, Catignano, Torre de' Passeri e Castelli). Dopo meno di un mese dalla sua scomparsa, l'allora sindaco di Penne Domenico Dottorelli, oltre a dedicargli una strada (quella davanti al palazzo De Sterlich-Aliprandi), in data 1° giugno 1884, volle commemorarlo con l'apposizione di una lapide all'interno della sede comunale. Lo storico teramano Alberto Scarselli, sull'argomento, nel 1949, sulla rivista "Rassegna storica del risorgimento", pubblicò l'articolo che si riporta in calce. Giovanni Prati sicuramente frequentò la Città di Penne, capoluogo del suo collegio elettorale. La presenza fisica del politico-poeta in ambito vestino ci viene confermata dal rinvenimento in loco del componimento poetico inedito sotto riportato, dal titolo " Ad una madre a cui morì il bambino". Abbiamo la certezza che il LUIGI scomparso, celebrato dal Poeta Giovanni Prati, sia Luigi Muzii, figlio di Don Gennaro, allora Regio Giudice a Penne, e di Donna Concetta Grilli sua legittima consorte. L'infante, nato il 23 giugno 1863, visse solo ventitre giorni. |