Antonio Carancia e Stefano De Cesaris

 I DUE PENNESI DELLA "BRIGATA MAIELLA"  

 E' bene sapere che la Città di Penne ha dato i natali anche a due componenti la straordinaria Brigata Maiella, la formazione di patrioti abruzzesi "senza partito e con soldati senza stellette", il cui nome deriva dall'omonimo gruppo montuoso alle cui pendici ebbe origine.
La formazione si costituisce come unione di vari gruppi già nell'autunno del 1943. Al comando dell'avvocato Ettore Troilo il Gruppo Patrioti della Maiella fiancheggiò le forze Alleate contro i Tedeschi, prima aggregato al V corpo britannico e, successivamente, alle dipendenze dell'Esercito Polacco.
La brigata, fra le tante formazioni partigiane, è stata l'unica ad essere decorata con medaglia d'oro al valor militare alla bandiera e tra le pochissime aggregate all'esercito alleato, con il quale combatte anche dopo la liberazione dell'ambito territoriale di origine. Dopo l'Abruzzo, la Maiella è infatti impegnata nelle Marche, in Toscana, in Emilia Romagna e in Veneto fino ad Asiago. La Brigata Maiella, con le truppe polacche, contribuisce alla liberazione di Bologna il 21 aprile 1945.
Dei due pennesi sappiamo che l'uno, Antonio Carancia, fu in servizio volontario per poco meno di due mesi dal 9 aprile 1945 al 7 giugno 1945, l'altro Stefano De Cesaris  risulta arruolato il 18 settembre 1944 e congedato il 31 luglio 1945, subito dopo lo scioglimento della brigata stessa.

Ettore Troilo e Stefano De Caesaris

tessera CaranciaAntonio Carancia (matricola n. 1588 - 4^ Compagnia, grado rivestito: Patriota), già Marinaio della Regia arma navale del Regno d'Italia, nato a Penne il 27 luglio 1922 da Ernesto di professione fattorino una volta trasferitosi a Pescara in via Nicola Fabrizi e da Stamura Faieta, originaria di Collecorvino. I nonni paterni, Gennaro e Maria Giuseppa Nobilio, esercitavano a Penne l'attività di fruttivendoli.


Stefano De Cesaris (matricola n. 952 - grado rivestito: Tenente, Comandante della 2^ Compagnia Complementi - Capitano dal 18 maggio 1945), formazione scuola A.U.C. L'Aquila, già S. Tenente Fanteria presso il Comando Presidio Militare di Cervignano del Friuli (Ud) fino al 10 settembre 1943, nato a Penne il 24 aprile 1920 da Umberto (fratello del celebre storico pennese Don Giovanni De Caesaris) e da Donata Cacciatori, negozianti trasferitisi a Pescara nell'allora via dei Pini (entrambi sfollati a Collecorvino dopo il primo bombardamento aereo del capoluogo adriatico).
Stefano De CesarisIl capitano Stefano De Cesaris, durante la fase di avanzamento verso Bologna, in territorio marchigiano subì un grave congelamento agli arti superiori in data 17 gennaio 1945 e per questo motivo venne ricoverato presso l'ospedale di Ancona fino al giorno 8 febbraio 1945. Una volta dimesso, usufruì di un periodo di licenza per convalescenza.

Il 21 aprile 1945, giorno di liberazione dall'occupazione delle truppe nazifasciste di Bologna, sfilò in prima fila tra due ali di folla festante. Dopo il congedo militare riprese gli studi universitari a Bologna dove riuscì a laurearsi in Agraria il 5.5.1950 con la seguente tesi: Coltivazione dei tabacchi levantini in Abruzzo. Nel contempo (1947) fu anche insegnante di scienze presso l'Istituto Agrario di Alanno.