di Aleardo RUBINI
Sugli acquisti di Margarita d'Austria in Abruzzo si è sempre sbagliato ed è stata confusa con i Medici e i Farnese. Pianella comprata per 6.600 ducati (da chi e quando?) è un falso di Pasquale Castagna e ripetitori. Un altro confusionario riciclato lo stesso era Giovanni de Caesaris. per il quale la comprò (da chi e per quale somma?) nel 1538 o poco prima per portarla in dote ad Ottavio Farnese. Cantalice rientrante fra i "personali acquisti" (da chi, quando e per quale somma?) è un'illazione di Renato Lefevre: era un Castello di Città Ducale, e come tale compresa nella donazione di Carlo V a Margarita del 17 marzo 1539 (da citare Pietro Carrera, autore nel 1788 di un libro sul Distretto di Città Ducale sconosciuto alle bibliografie). Capestrano pervenuto a Margarita dagli eredi di Antonio Piccolomini (in quale anno e per quale somma? E chi erano i pretesi eredi?), per darlo in dote ad Alessandro dei Medici, e da loro passato alla discendenza, è un triplice falso di fantasiosi che ignorano perfino che non avessero avuto figli e inventano pure Castel del Monte patrimonio Farnese verosimilmente pervenuto tramite i suddetti (quando e per quali motivi?). Borbona e Posta acquistate nel 1570 da Maria Igliones per 45000 ducati; i Medici feudatari di Città Ducale; Monte Reale dato ad Alessandro (in quale anno?), patrimonio Farnese; Penne data da Carlo V nel 1522 a Margarita; lei, Alessandro e i Farnese feudatari di Loreto Aprutino sono altri falsi. Monte Reale fu concesso a Madama; cfr. il documento del 17 marzo 1539.
Il de Caesaris conosceva solo 2 acquisti, quello falso ora visto e l'altro vero di Ortona, sulla scorta di Giovanni Bonanni, il quale non pubblicò l'atto relativo, 21 febbraio 1582, non essendone al corrente. La non conoscenza del Contado di S. Valentino in Abruzzo Citeriore, che Margarita si assicurò il 3 febbraio 1583, ha fatto sbagliare tutta la "storiografìa". Ecco cosa disse Lefevre: "Abbiamo visto come ultimo degli acquisti operati da Margarita d'Austria in Abruzzo sia stato quello di Ortona a mare". Per Posta mise 26 luglio senza anno e "dai Corneio". Che il 29 aprile 1572 Margarita ci si fosse recata a prenderne possesso è un'altra sua svista. Borbona fu comprata il 25 gennaio 1570 per 4.500 ducati non da "Maria de Illanes", ma da "Catherinam de Illanes" (nei documenti ci sono anche "Yllanes", "llanes"). Posta il 28 luglio 1572, per 10.000, da Eleonora de Cornejo (e non già l'erroneo "Caterina Cornestia" di qualcuno). L'atto di Ortona è preceduto da un "Instrumento" con "Madama", "Libro in pergamena" che registra la vendita dal "principe di Sulmona D(on) Orazio Di laNoy... senza patto di ricompra", con "diversi creditori". Pseudo storia quella di Ernesto Giammarco, con i Farnese che comprano Ortona, Campii e Penne, Amatrice passata a loro ecc. Queste cose ricordano l'articolo con Carlo V e Francesco 1(1 ), La storia tossica dei banalizzatovi non ci aiuta a capire il presente.
Merita un cenno l'ignorato Benvenuto Cellini, dalla prosa sgrammaticata e lacunosa: nella Vita non metteva le date e a volte nemmeno i nomi, ma ci fa conoscere le vicende del "duca Lessandro", Alessandro dei Medici; i legami che aveva con lui; "la duchessa", ossia Margarita; Ottavio (il secondo marito); 1' "imperadore" (Carlo V). Era stato il papa a procacciare ad Alessandro il ducato di "Penna", ossia "Penne". Circa Capestrano, Costanza Piccolomini d'Aragona alienò il suo Marchesato a Francesco dei Medici; Santo Stefano di Sessanio entrò a farne parte mettendo lo stemma Medici. Teodoro Bonanni non capì che sia di quella famiglia e non del paese. Altre illazioni di testi ripetitivi: "Carlo V nel 1522 donò ad Alessandro dei Medici Città Ducale, Cantalice, Lugnano, Borghetto, Mitigliano, Castel S. Angelo, Posta, Borbone, Città Reale, Amatrice, Accumuli, Leonessa, passati a Margarita, nel 1592 al figlio Ottavio, poi al figlio di Ottavio, Ranuccio". Al contrario gli dette solo Campii e Penne; "Mitigliano" e "Borbone" vanno corretti in "Micigliano" e "Borbona"; Ottavio Farnese era morto nel 1586; Ranuccio era il nipote. Per i documenti cfr. lo scrivente (2) (4), il compianto storico abruzzese Andrea Di Nicola (5), Bruno Paglialonga, autore dell'incisione sulla copertina (6) (11), Francesco Benedetti (12) che ha ristudiato Alessandro, su cui si esercitarono le fantasticherie di Anton Ludovico Antinori. A suo dire, Margarita ne era già vedova nel 1522 e con la dote passò a nuove nozze con Ottavio.
1. "Corriere della Sera", 7 ottobre 2006, p. 46..
2. Aleardo Rubini. Santo Stefano di Sessanio, Penne. Ed. Cogecstre, 2005.
3. Idem. Margarita d'Austria e la Sabina, "Prospettive Sabine", marzo 1989. pp. 9-10.
4. Idem. ti Contado di S. Valentino, "La Nuova Gazzetta", a. VI. 15gen. 1987. n.l.p.9
5. L'Acquisto di Posta e Borbona, "Il Territorio", Rieti. 1987-1988.
6. Delitto eccellente e vendetta nella corte medicea postrepubblicana, Progetti Farnesiani. Ortona. 2009.
7. I segni araldici della Duchessa Margarita d'Austria, c. s„ 2010.
8. Sembianze della Duchessa Margarita d'Austria, e. s.. 2009.
9. Il vero volto di Margarita d'Austria, Francavilla, Modular. 2002.
10. Margarita d'Austria. Progetti citati. 1999.
11. Tra emozione e ragione. Progetti citati, 2003. pp. 53-57,
12. La madre del Moro. Pescara, Ed. Nova Italica, 1995.
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