Liberato Di Benimeo, alias Libbratuccio (Penne, 1909 - 1994), sarto a staio esperto nella realizzazione di coltri (l'imbuttite) in lana di pecora, con bottega ubicata a pochi metri dalla fontana di Santa Croce, sulla salita del Castello.

Personaggio di temperamento gioviale e di costituzione massiccia, conosciutissimo nel suo quartiere e in tutta Penne come buona forchetta.

Era benvoluto per la sua semplicità, per la bontà di cuore e per la sua ben precisa filosofia di vita nei confronti del mangiare.

I Pennesi di buona memoria ricordano che "Libbratuccio non prendeva mai il caffè per paura di digerire!".

Preso da vena poetica, Libbratuccio, tra l'altro, scrisse:

Liberato Di Benimeo, chiamato Libbratuccio

Libbratuccio al lavoro